“Ci state chiedendo in tanti quale sia la differenza tra il lavoro di un Personal Trainer, di un fisioterapista, posturologo, osteopata, massaggiatore, di un medico o di un medico olistico, ….

e l’attività dell’Operatore OG.

Proviamo a dare una risposta: c’è la stessa
differenza tra un musicista che acquista una chitarra e la accorda dando
per scontato che il manico sia dritto ed un musicista che prima di
accordarla controlla se il manico è dritto e tutte le meccaniche sono in
buono stato.

Il 99% dei corpi umani non sono “accordati” e si ignora la loro “accordatura” che sicuramente avrebbe effetti benefici in concomitanza anche con trattamenti e cure.

Il Disequilibrio Meccanico Abituale del corpo descritto nel mio libro “Il Meccanismo che Sostiene Corpo e Psiche” nella Parte Seconda, non è una malattia: non può esserlo. Saremmo tutti malati.

E’ pur vero che anche i malati possono essere in Disequilibrio Meccanico Abituale a loro insaputa e ad insaputa del medico che li sta curando.”

Maurizio Formia



Maurizio Formia si è accorto, in questi anni, seguendo anche numerosi atleti professionisti e non professionisti, che tutti i trattamenti (olistici, medici, di medicina orientale, etc…) tutta la preparazione atletica, a partire dai banali esercizi di riscaldamento fino agli esercizi più complessi per “scolpire” il corpo umano, dalle tecniche di massaggio al Pilates, Pancafit, Feldekrais, Alexander etc. ….

si è accorto che mancava un tassello, un po’ come una chiave di volta che si deve inserire per permettere, per esempio, ad un ponte di rimanere in piedi.


Se è vero che solo un musicista, oggi preparatore, con esperienza di meccanica e di robotica può sviluppare una sensibilità tale da vedere, intuire e correggere la MECCANICA ABITUALE di qualsiasi corpo umano con qualsiasi tipo di disequilibrio meccanico abituale,

è anche vero che questa sensibilità e questa preparazione, anche a seguito dell’esperienza avuta trattando migliaia di persone, possono rappresentare e, di fatto, rappresentano la “chiave di volta” in tutti i trattamenti, nelle attività di preparazione fisico-atletica sia per quanto riguarda l’attività sportiva professionale che amatoriale, da ultimo ma non ultimo, anche per quanto riguarda le cure mediche.

Perchè?

Perchè un corpo in Equilibrio Meccanico Abituale con il Conscious Practice Training OG (CPT-OG) è un corpo più forte che spende meno energia per vivere.

Intanto chiediamoci perchè ha scelto la parola “CONSCIOUS”:

la scelta di questo termine non ha nulla a che vedere con “cose olistiche” o con discipline e filosofie orientali.

La persona che svolge qualsiasi attività deve essere sveglia! Consapevole di cosa sta facendo.

Da qui il nome Conscious.

La consapevolezza del proprio Disequilibrio Meccanico Abituale nello spazio o della meccanica delle parti del corpo tra loro unita al lavoro di “accordatura” fisica, la conoscenza del Biomeccanismo OG e l’applicazione del risultato del morso, fanno sicuramente la differenza.

I concetti di wellness (benessere) e di fitness vengono stravolti  dalla metodicità dei trattamenti e/o degli allenamenti/preparazioni classiche (anche di professionisti preparati maniacalmente),

alla consapevolezza del movimento, dello sforzo, del modo in cui si fa lo sforzo ed il movimento inserendo il concetto di “Armonia” nel “SUONARE” il proprio corpo utilizzandolo come un vero e proprio strumento musicale per ottenere funzionalità, prestazioni e risultati impensabili.


Per comprendere questa frase occorre prima avere un’infarinatura del significato, in musica, delle parole “Armonia-Melodia-Consonanza-Dissonanza”.

Un corpo in Disequilibrio Meccanico Abituale (DMA) è un corpo che vive in una frequenza non armonica, spesso in dissonanza.

Posto che oggi anche la dissonanza, in musica, ha avuto ed ha un suo momento di gloria, questo momento di gloria non può valere per il corpo umano.


Citiamo testualmente dalla pagina web:

http://fisicaondemusica.unimore.it/Armonia_e_suoni_armonici.html#Armonia

Musica e intervalli

Nella pratica musicale ha poca importanza la capacità di associare ad una data nota l’altezza (o la frequenza) corretta: questa capacità è chiamata “orecchio assoluto”, e sono pochi i musicisti che, sentendo un suono isolato da qualsiasi contesto, sappiano indovinare di che nota si tratti. Questo fatto sorprende spesso i profani: sarebbe come dire che un pittore non riconosce i singoli colori di cui si serve per creare i propri quadri. In realtà, nella pratica musicale, sono molto più rilevanti queste capacità:
la capacità di riconoscere l’intervallo formato tra due note consecutive;
la capacità di riconoscere e utilizzare la sua qualità di essere “consonante” o “dissonante”.
Esse sono direttamente associate al modo in cui i suoni vengono assemblati e organizzati per trasformarsi in musica.
Melodia
La percezione dei rapporti tra suoni consecutivi nel tempo corrisponde alla percezione della melodia. Quando fischiettate una musica che vi è rimasta impressa, o che vi piace, tipicamente ne state riproducendo la melodia. Dal greco mélos (canto), la melodia è ogni singola “voce” che costituisce una composizione musicale. Dal punto di vista grafico potremmo dire che la melodia è la sequenza che si ottiene leggendo in orizzontale un singolo rigo di una partitura. Ad ogni istante di tempo corrisponde una ed una sola nota. In moltissime forme musicali, tra cui spicca la quasi totalità della musica leggera, la melodia è la parte più in evidenza di un brano, anche da un punto di vista timbrico, e quella che, in un certo senso lo identifica, tanto che, anche quando sentiamo una stessa canzone eseguita in diversi arrangiamenti, pure continuiamo a ritenere che si tratti della stessa canzone, in quanto propone la stessa melodia. Da un punto di vista più oggettivo, dovremmo constatare che la maggior parte dei suoni della canzone cambia, al variare dell’arrangiamento, ma che i rapporti tra suoni consecutivi eseguiti dalla voce principale sono rimasti gli stessi.
Armonia
La percezione dei suoni simultanei, invece corrisponde al senso dell’armonia. L’armonia non è “fischiettabile”, perché non corrisponde ad una singola “voce” in una composizione, ma piuttosto all’insieme di tutte i suoni che, istante per istante, sono percepiti simultaneamente. L’armonia, quindi, nasce dalla fusione di tutte le “voci”. Da un punto di vista grafico potremmo dire che l’armonia è determinata, istante per istante, dalla lettura contemporanea (verticale) di tutti i righi di una partitura. Ad ogni istante di tempo non corrisponde una singola nota, ma l’insieme di più note, che si chiama accordo. L’armonia di un brano, tuttavia, non è definita da un singolo accordo, ma nasce dalla particolare successione degli accordi nel tempo. È da notare che, storicamente, la tecnica di fondere le voci si è sviluppata molto più tardi del canto monodico (cioè basato solo sulla melodia), e, corrispondentemente, nel corso dei secoli, la prassi compositiva ha subito immense trasformazioni.
Mentre nel linguaggio comune il termine “armonia” ha sempre un’accezione positiva, e si riferisce ad una situazione di equilibrio e proporzione, in musica, proprio per la presenza del “fattore tempo”, l’armonia di un brano può assumere caratteri diversi in tempi diversi, e conosce sia accordi apparentemente stabili e statici, sia accordi che, invece, sembrano introdurre elementi di instabilità e sembrano contenere in sé la tensione ad essere “risolti” verso accordi più stabili. Nel gergo musicale ci si riferisce a queste due grandi classi di accordi col nome di accordi consonanti e dissonanti.
La teoria dell’armonia è la branca della teoria musicale che disciplina la successione degli accordi presenti in un brano, e che, possibilmente, individua le “buone regole” della prassi compositiva.”


Parlando di “orecchio assoluto”, il papà di Maurizio Formia aveva questo “dono” che è stato poi probabilmente tramandato ed utilizzato da Maurizio Formia per risolvere i suoi disturbi fisici che lo hanno poi portato a scoprire il Meccanismo che Sostiene Corpo e Psiche?


Dovendo farvi un paragone tra la nostra attività e, per esempio, l’attività di un qualsiasi personal trainer/preparatore, fisioterapista od osteopata,

questi ultimi trattano la “Melodia” del corpo ovvero la percezione dei rapporti tra suoni consecutivi,

l’Operatore OG, così come il Massaggiatore Conscious Wellness OG e l’operatore Posturale Conscious Wellness OG

trattano non solo la “Melodia” ma hanno la percezione dei suoni simultanei ovvero il senso dell’”Armonia” applicata al corpo umano.

Non possiamo spiegarvi tecnicamente il nostro lavoro ma vi possiamo fare un piccolo esempio:

quando spingete un bilanciere, vi siete mai accorti se la spinta del bilanciere la compensate con il bacino nel lato del corpo più debole?

Avete la consapevolezza di avere un corpo con muscoli a-simmetrici speculari, di avere muscoli che fanno lavori diversi a seconda della meccanica del vostro corpo?

Non rispondeteci, lo facciamo noi perchè voi non ne siete consapevoli e avreste bisogno di anni di studio e di esperienza per poter sviluppare questa propriocezione, questa sensibilità.

“Un corpo in disequilibrio meccanico abituale (DMA) è un corpo dissonante, rumoroso.

La frequenza di lavoro, non solo muscolare ma di tutte le parti del corpo, è disarmonica.

Un corpo in disequilibrio è un insieme di “rumori bianchi”.”

(immagine tratta da fisicaondemusica.unimore.it-clicca sull’immagine per ingrandire)



Il risultato (per fare un paragone con la meccanica) è una automobile fuori convergenza: consuma pneumatici in modo asimmetrico, consuma più carburante, il motore è sotto stress e ha una durata minore; sicuramente è soggetto a guasti periodici.

Lo stesso vale per il vostro corpo.

Il corpo umano, riprendendo le parole di una Operatrice OG del nostro Staff, è una somma di lordosi e di cifosi proprio come un’onda sonora, un insieme di onde sonore periodiche in consonanza, in armonia.

Per “accordare” un corpo umano si devono sommare tante onde periodiche trasformando il RUMORE in SUONO ma non fermandosi a questa differenza.

Si uniscono i vari suoni a formare un’Armonia.


immagine tratta da ilchitarristamoderno.com


A seconda di come si “suona” il nostro corpo, a seconda di come si lavora ed in quale posizione si lavora, il nostro corpo emette onde sonore, accordi, rumore, dissonanze e consonanze.

La differenza che c’è tra il lavoro della preparazione fisica-atletica esistente e l’attività dell’Operatore-Preparatore OG è che i preparatori classici non “accordano” il corpo umano, non lo sanno fare.

Per questa ragione non sarà mai possibile ottenere il massimo del risultato dall’atleta oppure

ottenere il massimo da un trattamento per recupero funzionale o da una cura medica.


Un corpo in disequilibrio è un corpo sicuramente più debole che avrà maggiori difficoltà a recepire un qualsiasi trattamento o cura medica.

Suonare una canzone con uno strumento scordato non è gradevole.

Il risultato sarà un insuccesso.

Una band che suona con strumenti scordati non farà molta strada.

Un corpo umano preparato in una situazione di disequilibrio meccanico abituale avrà dei risultati fasulli, al di sotto delle possibilità.


Lo scopo dell’Operatore OG è quello di ACCORDARE il corpo umano per permettergli la massima prestazione con il minimo sforzo e in lavoro di assoluta ARMONIA nella propria attività professionistica o amatoriale.

Tutti dovremmo utilizzare il Conscious Practice Training OG per “accordare” il nostro corpo umano
prima di fare qualsiasi tipo di attività, anche solo per svolgere quella che è l’attività che tutte le persone normalmente svolgono:

vivere.


Staff CPT-OG

(l’immagine in evidenza è tratta dal sito soundnote.com)