Cambiamo paradigma sul funzionamento del corpo umano
La scoperta che non viene dal mondo accademico e che sta facendo discutere il mondo accademico
Tutte le ossa, a partire dal cranio fino alle falangi dei piedi, fanno parte di un’unica catena “meccanica” che, interdipendente, permette all’individuo di vivere e di muoversi su questo pianeta.
“Differentemente da tutti gli animali esistenti sul pianeta, l’essere umano ha, insieme alla colonna vertebrale, la mandibola che sostiene la testa e la mantiene in equilibrio meccanico abituale .” Maurizio Formia
“Un corpo in equilibrio meccanico abituale, applicando la mia scoperta ed invenzione spende meno energia per stare in piedi ed è più forte, anche per affrontare malattie.” Maurizio Formia
I fasci muscolari che avvolgono e sostengono il cranio, infatti, non riuscirebbero a mantenere la testa sospesa sul collo se avesse come unico sostegno quella che è considerata la prima vertebra cervicale ovvero l’atlante.
Se così fosse, il suo peso sarebbe talmente squilibrato in avanti che cadrebbe a terra in poco tempo, proprio come dimostra l’immagine in evidenza.
Il complesso sistema di fasci muscolari, tendinei, cartilaginei e connettivali fanno si che il cranio e conseguentemente la testa rimangano sospesi in equilibrio portando l’osso della mandibola in contatto con il cranio.
L’immagine in evidenza dimostra, inconsapevolmente proprio questa mia tesi.
Il problema è che in tutto il pianeta tutti sono inconsapevoli di questo fenomeno, tutti, compreso il mondo accademico.
Il Meccanismo che Sostiene Corpo e Psiche dimostra che la prima “vertebra” della colonna vertebrale insieme all’atlante è la mandibola e la stessa determina la posizione del cranio sui 3 assi spaziali.
E’ un sostegno “mobile” nel senso che non è fisso come una vertebra ma è utilizzato anche per mangiare, mordere, respirare, starnutire, sbuffare, parlare, vomitare, cantare, urlare, ….pensate quante funzioni ha l’apertura e la chiusura della bocca ovvero l’OCCLUSIONE, che è un movimento esattamente come quello di piegare un gomito o calciare un pallone, non c’entra nulla con i denti!
Eppure si confonde spesso, anche nelle varie discipline, anche quelle mediche, la parola occlusione con il combaciamento dentario.
Di seguito il disegnino che ho creato anni fa e che rappresenta inequivocabilmente i punti di sostegno del nostro cranio e quindi la mia scoperta “Il Meccanismo che Sostiene Corpo e Psiche”.
I denti sono solo il punto di incontro tra l’osso del cranio e l’osso della mandibola, il fine corsa; facendo un paragone con una sospensione, i denti sono il fine corsa di quest’ultima pertanto il loro spessore, la loro mancanza o la loro modificazione anatomica-strutturale, insieme allo spessore osseo mascellare e mandibolare, determinano la distanza tra le due e la lunghezza muscolare che avvolge la testa.
La perdita di elementi dentari o traumi o lavori dentari incongrui possono modificare la distanza tra cranio e mandibola e quindi modificare in meglio o in peggio l’equilibrio del peso della testa che tenderà a cadere (a seconda di questa “distanza”) a destra o a sinistra o davanti o dietro (potenzialmente nella direzione dei tre assi spaziali) creando uno sforzo continuo dei fasci muscolari per mantenerla nella posizione eretta ed in equilibrio meccanico abituale.
Sono tutti termini nuovi che ho introdotto per spiegare questo fenomeno sconosciuto da tutte le discipline esistenti e da tutti gli individui che trattano/curano il corpo umano siano essi medici o di medicina alternativa e/o discipline olistiche.
L’immagine che mi copiano in tutto il mondo, senza conoscerne realmente il significato e come si verifica questo evento, indica una eccessiva vicinanza tra le ossa del cranio e della mandibola nella zona dove ci sono normalmente i denti molari ma potrebbero anche non esserci denti oppure potrebbe esserci una carenza di osso mascellare o mandibolare dalla nascita (congenita).
La reazione meccanica è quella di arrivare al “fine corsa” tra mandibola e cranio anche in zona molare pertanto si assume progressivamente quella posizione di “inclinazione verso l’alto” della testa che, accorciando i muscoli trapezi della zona cervicale porta conseguentemente a compressione e/o verticalizzazione della colonna cervicale.
La testa in dis-equilibrio va tenuta sul filo a piombo per “pesare meno” e pertano vengono coinvolti anche i muscoli lombari che si accorciano per portare indietro il busto, vicino al filo a piombo o baricentro.
Una compressione lombare da Disequilibrio Meccanico Abituale determina spesso ernie o protrusioni discali zona L3-L4-L5.
Per queste ragioni parlare di malocclusione e di sintomatologia è fuorviante in quanto questa distanza tra ossa di cranio e mandibola deve trovarsi in un punto dove la testa non “stressa” fasci muscolari (dalla testa ai piedi partendo dal collo-spalle-schiena-bacino-ginocchia-caviglia-appoggio plantare e viceversa) che, per tenere in equilibrio la testa ruotano vertebre, comprimono organi e portano sempre ad una situazione di compensazione del corpo umano in “difetto”.
La stessa a-simmetria muscolare conseguente al disequilibrio determina trazioni anomale e quindi torsioni, rotazioni, stiramenti e compressioni…..dalla testa ai piedi.
Anche gli occhi sono coinvolti e la mia scoperta spiega il nesso causale e non solo la correlazione tra occlusione-vista e postura:
Non confondetevi: quando il professionista vi dice che le compensazioni che avete non si possono modificare e anzi non si dovrebbero toccare (lo dicono quasi tutti in tutte le discipline di wellness-fitness e mediche), stanno dicendo una cosa falsa perchè le compensazioni sono sempre degenerative.
Su un tavolo inclinato la palla che appoggiate sopra cade a terra secondo i principi fisici scoperti da Newton.
Una sfera posta su un piano inclinato (la nostra testa che cede su un lato del corpo), tende sempre a cadere e per sostenerla, pesando alcuni chilogrammi, porta in tensione anomala tutta la muscolatura che, lavorando asimmetricamente, produce compressioni (che la medicina non vede e non sa misurare e, conseguentemente, correggerle) in tutto il corpo, potenzialmente dalla testa ai piedi.
Se la testa pesa mediamente 5 kg va sostenuta continuamente. Se non si trova nella condizione di Equilibrio Meccanico Abituale tende a cadere stressando il corpo e anche conseguentemente anche la psiche….il tutto inconsapevolmente ed all’insaputa di tutti, anche del vostro medico o del vostro preparatore, trattatore olistico, dietologo etc…..anche loro potenzialmente in disequilibrio a loro insaputa:
Trattare un atlante, per esempio, è un’operazione senza senso perchè non è l’atlante che “dirige” l’equilibrio meccanico abituale del cranio.
E’ fisica meccanica. Matematica.
E’ vero che si applica al corpo umano ma si applica indifferentemente se un individuo è sano o malato e quindi non può essere medicina.
Infatti non si cura un disequilibrio meccanico abituale del corpo: si CORREGGE.
E’ una scoperta che mi stanno provando a boicottare ovunque; alcuni specialisti e università utilizzano queste mie tesi per pubblicazioni su riviste scientifiche senza conoscerle.
Nessuno, al mondo, oggi, tranne me ed il mio staff, è in grado di correggere un Disequilibrio Meccanico Abituale del corpo (DMA).
Vi possiamo solo svelare che non si toccano denti e non si fanno particolari manovre.
Utilizziamo osservazione ed esperienza unita all’applicazione della mia invenzione su oltre diecimila persone, ad oggi, in tutto il mondo.
Maurizio Formia – CPT-OG