Sei sul baricentro? Quasi mai. O cadi in avanti o cadi all’indietro e col tempo cedi e crolli.


Stai dritto! Ci dicevano da bambini.

E come si fa se la testa pesa e dobbiamo tenerla in equilibrio sul baricentro ma abbiamo i tre sostegni “dis-assati”?

Sul mio libro (2008) vi descrivo meccanicamente il fenomeno di cedimento del cranio da una condizione meccanica di equilibrio abituale ad una di disequilibrio meccanico abituale:



In una condizione meccanica abituale di Disequilibrio della “sfera” cranio, il corpo attua compensazioni per fare in modo che la testa sia il più vicino possibile al baricentro ovvero al punto di equilibrio dove tutti i fasci muscolari lavorano in modo armonico e simmetrico e, non riuscendoci, rimane costantemente sotto sforzo (STRESS).

Segnalo che stress muscolare e psichico sono epitetati allo stesso modo ed indicano una condizione di “tensione”. Sicuramente uno stress fisico-meccanico in un individuo con testa fuori baricentro provoca conseguentemente ed in modo subdolo uno stress anche psicologico che a lungo andare potrebbe (e può) diventare patologico.

Quanti medici vi hanno detto che il vostro stress potrebbe essere indotto dal vostro cranio fuori baricentro? Nessuno. Non esiste in bibliografia e quindi non esistono protocolli.

Ve lo diciamo noi.

La CORREZIONE MECCANICA ABITUALE con il CPT-OG riporta la nostra testa in condizione meccanica abituale di EQUILIBRIO MECCANICO senza che voi ne siate consapevoli.

Ne giova sicuramente la vostra condizione fisica e psichica.


In questo caso il filo a piombo che indica il baricentro del corpo (sul profilo, occorre trovare il baricentro su tutti gli assi spaziali), non attraversa il meato uditivo e pertanto la testa pesa eccessivamente in avanti costringendo la muscolatura del corpo posteriore ad essere costantemente sotto sforzo (stress) in accorciamento per sostenerla.

Questa posizione/condizione meccanica abituale è sicuramente degenerativa e la persona è sicuramente sintomatica; una persona in questa condizione se fa attività fisica o si allena si sta facendo del male, sempre!

Occorre quindi saper discernere tra persone che possono fare attività fisica e persone che in DMA sono fuori baricentro, sono a rischio cedimento meccanico e crollo meccanico abituale e pertanto, per loro, non è indicata l’attività fisica se non “sostenuti” dal CPT-OG.

PS: il filo a piombo garantisce l’analisi della condizione meccanica abituale anche su immagini non perfettamente dritte (per i meticolosi):



In questo caso invece la persona, la nostra Elena Gigli medaglia d’oro olimpica di pallanuoto, si trova in una condizione meccanica abituale di EQUILIBRIO:

la sua testa è sul baricentro, “si pesa” di meno e non adotta posizioni compensatorie; i suoi muscoli lavorano in equilibrio e senza stress… salvo quello (benefico) degli allenamenti:



Badate che le persone devono essere fotografate in posizione ABITUALE, senza farle raddrizzare o farle assumere atteggiamenti e pose particolari.

Da segnalare che una persona fuori baricentro come quella nella prima immagine ha sicuramente compressioni in zona lombare e quadricipiti femorali posteriori molto accorciati.

DIVENTA DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CORREGGERE la lunghezza di questi muscoli con il nostro CPT-OG ovvero esercizi finalizzati per riportare il corpo ad ottenere l’equilibrio meccanico abituale sostenendo contemporaneamente in EQUILIBRIO la nostra testa.

Questo è il lavoro che non esiste in nessuna altra parte del pianeta.

La testimonianza di Elena:

Maurizio Formia – febbraio 2021

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